Disney+ ci sta regalando sempre più avventure firmate Marvel e ormai ogni stagione e film avranno un collegamento tra loro che ci costringono a seguire ogni nuovo prodotto. Se questo sia un bene o un male ancora lo devo capire, anche se sicuramente può risultare fastidioso essere costretti a seguire tutto, ma proprio TUTTO per poter comprendere meglio i vari collegamenti o addirittura la trama.
Personalmente credo che il fascino che ho provato all’inizio per tutto questo stia un po’ svanendo, prima erano solo dei piccoli camei che non andavano a intaccare nella trama del film che stavo guardando in quel momento, adesso non è più così. Andrò a vedere Doctor Strange, in uscita il prossimo maggio, con l’ansia di aver perso qualcosa o sapendo che non capirò davvero tutto, perché sì, lo ammetto, qualche telefilm me lo sono perso.
Una nuova fase
Con Moon Knight finalmente entriamo in una nuova fase, un po’ come se resettassimo tutto e dire “ok, da qui in poi posso ricominciare a respirare, anche se mi sono perso qualcosa prima non è importante”. Almeno così sembrerebbe.
Ormai i vecchi supereroi sembrano sempre più vicini al pensionamento mentre le nuove leve si affacciano nel mondo dell’MCU. Una di queste è Moon Knight.
Premetto che non avevo mai sentito parlare di lui se non prima di vederlo sbarcare su Disney+ tuttavia già è possibile intuire come non sia il solito supereroe.
Trama non spoiler
Un semplice impiegato in un negozio di souvenirs di un museo dedicato all’antico Egitto è affetto da un disturbo dissociativo d’identità. Quali personalità cela? Una di queste sembra aver stretto un patto con un Dio antico, il Dio della Luna Khonshu, che gli concede i poteri per sconfiggere un’altra antica divinità Egizia.
Una trama che si distacca dal solito supereroe intento a salvare il pianeta da minacce lontane universi (o multiversi?). Un nuovo inizio che ci fa conoscere di più l’uomo oltre l’eroe non più intento ad abbattere titani provenienti da altri universi, ma qualcosa di più vicino a noi, al nostro mondo.
Troppe critiche?
Tuttavia questa nuova serie ha subito già molte critiche, non per la trama a se ma per piccoli riferimenti che non sono stati ben visti dai fan.
Nel primo episodio viene citato il genocidio armeno cosa che non è di certo passata inosservata dal popolo turco che ha cominciato a dare recensioni più che negative al nuovo prodotto Marvel.
Nel secondo episodio invece abbiamo una sequenza in cui viene utilizzato il dialetto mandarino, almeno cosi ci viene spiegato durante la scena, tuttavia la traduzione fatta non è evidentemente stata curata da un esperto di questa lingua. La traduzione molto approssimativa sembra infatti essere fatta con google traslate o un programma simile, per non parlare della pronuncia. Certo non qualcosa che ci si potrebbe aspettare da un colosso come la Marvel.
Insomma non proprio un inizio brillante per questa nuova serie con scivoloni che oggi giorno dovrebbero essere facilmente evitati in relazione al “politically correct” ormai onnipresente.
Considerazioni
Ma la li là di tutto questo per me questa è una serie che merita sicuramente uno sguardo. Ci stiamo affacciando in una nuova era di supereroi, più di nicchia, ma che ci portano una ventata di aria fresca.
Ho avuto sempre una passione per l’antico Egitto e sicuramente questo è un aspetto che mi affascina molto di questa nuova serie Marvel. Sarà all’altezza delle nostre aspettative? Per saperlo dovremmo aspettare sicuramente qualche puntata in più ma per ora ha sicuramente tutta la mia attenzione.
E voi lo avete visto? Cosa ne pesante?