Questa settimana con la rubrica dedicata ai fumetti torniamo in Giappone. In particolare questa volta mi sento di voler parlare di un manga shonen molto recente. Infatti il primo volume è uscito nelle nostre fumetterie questa primavera, grazie a Star Comics.
Personalmente lo ho comprato così per gioco, visto che era appena iniziato e che per i primi due volumi c’era questa specie di cofanetto con qualche gadget dedicato. – no raga, è veramente brutto avere la psicosi del collezionista. Spendo di più se una cosa mi sembra rara –
Trama
Ammetto che già dal titolo pensavo di sapere più o meno di cosa avrebbe parlato. Mi aspettavo una cosa alla Pacific Rim o alla Evangelion. Per questo inizialmente ho solo comprato e messo ad impolverarsi nella libreria, ero più dedita ai DC/Marvel.
Comunque, vuoi l’estate, vuoi la voglia di cambiamento, dopo aver comprato il terzo volume ho deciso di iniziare questa lettura. Divorati, letti tutti d’un fiato. La trama come accennato prima, parla dei Kaiju (mostri giapponesi o alieni) che compaiono nella quotidianità per mangiare persone e distruggere città. Tanto che esistono delle forze di difesa preposte ed addestrate solo per i Kaiju. Ad ora non sono comparsi robottoni, ma solo delle persone che hanno tute e armi potenziate (e qui riferimenti a Gantz).
Il nostro protagonista è un 32enne che, Kafka Hibino, ormai rassegnato a non inseguire più i suoi sogni, incontra un giovane di nome Reno che coltiva ancora il sogno di entrare nelle forze di difesa del Giappone. Così anche il nostro Kafka ritrova la forza interiore per provare di nuovo il concorso, probabilmente perchè rifiuta la sua situazione attuale.
Non so, il fatto che sono quasi coetanea del protagonista mi fa capire ed apprezzare molte sue sfaccettature e battute. Ho apprezzato anche l’associazione fra il nome Kafka e la metamorfosi che il protagonista affronta. Evito i particolari per gli spoiler, come sempre, anche perché per me è stata una sorpresa.
Conclusioni
Leggo e colleziono manga da quando ho 11 anni. Shonen e seinen principalmente, qualche shojo degno di nota al massimo. Negli anni ho cambiato molto i gusti sia per i libri che per i fumetti e dopo qualche anno di stop e di letture di comics, avevo ormai perso la speranza nei nuovi manga.
Potrei aprire una parentesi da crisi di mezza età per come ho vissuto io l’evoluzione delle fiere del fumetto, dei fumetti e in generale del passaggio over 30, ma sostanzialmente leggevo e vedevo solo cose che oscillavano fra un “chi mena per primo mena du vorte” e un “ommioddio sono innamorata del ragazzo più bellofigo del paese”. Praticamente dopo la fine di Naruto e la fine della saga di Aizen su Bleach, vedendo che la fine di One Piece non arrivava, ho avuto una depressione così profonda che il Mar Caspio si è spostato.
Sono felice di aver ritrovato la voglia di leggere i manga, ma soprattutto la speranza nelle nuove generazioni di mangaka. E prima che qualcuno lo dica, ho anche Demon Slayer, sto ferma alla lettura al n. 4 anche se ho comprato pure l’edizione figa limitata del n. 20.
Attendo vostri pareri e commenti, e come sempre vi saluto e ALLA PROSSIMA!