Avete fatto scorpacciate di giochi da tavolo per il Prime Day? Spero proprio di sì! Se siete neofiti dei GdT, o se avete un gruppo di amici che dopo la seconda pagina di regolamenti inizia a storcere il naso, è anche probabile che abbiate deciso di puntare su dei party game, oppure su qualche buon Filler.
Oggi vi voglio dare la mia personalissima opinione su alcuni filler che meritano, che siate neofiti oppure no. Buona lettura!
Cosa sono i Filler?
Ne abbiamo già parlato nel nostro articolo sui tipi di giochi da tavolo esistenti (che vi invito a recuperare se non l’avete già fatto), ma lo ripeto anche qui. Per Filler si intede giochi di breve durata, che “riempiono” poco tempo senza monopolizzare una intera sessione di gioco (da qui il nome filller, che riempie). Nonostante la durata limitata sia la caratteristica preponderante, non si deve pensare che siano giochi necessariamente banali o sempliciotti (forse più vero per i Party Game), e quindi non esulano da meccaniche eleganti o più elaborate.
In questo articolo ne vediamo alcuni che ritengo utilissimi per iniziare ad approcciarsi al mondo dei giochi da tavolo, ma senza rinunciare alle meccaniche interessanti tipiche dei giochi da tavolo più strutturati.
1. The Crew
The Crew è un gioco basato su carte, da 2-5 giocatori, anche da il suo meglio con 3-4. È un gioco collaborativo in cui i giocatori vestono i panni di astronauti e devono superare differenti missioni per raggiungere un pianeta. Ogni missione è un mini-game a sè stante, quindi se ne può giocare anche solo una (della durata di circa 10minuti), oppure più di una. In totale nel libretto del gioco ne trovate 50, in ordine crescente di difficoltà.
Ogni missione definisce uno o più obiettivi da raggiungere, in genere il più comune è che alcuni giocatori riescano a “prendere” delle carte in un certo ordine. Il come prenderle è molto simile alla briscola e a Hearts, quindi distribuite le carte numeriche fra i vari giocatori, le carte più alte sono quelle che prendono, e il primo colore giocato definisce il colore della mano.
La cosa divertente e la difficoltà principale del gioco è che durante la partita è vietato comunicare verbalmente: si può solo mostrare agli altri giocatori solo una delle carte che si ha in mano, segnalando tramite una tesserina se è la più alta, la più bassa o l’unica di quel colore che si possiede. È un gioco che si può giocare con grandi e piccini, e darà del filo da torcere a tutti, senza essere banale.
2. Kingdomino
Come suggerisce il nome, in Kingdomino la meccanica è proprio quella del piazzamento tessere in maniera molto similare al domino. Diversamente dal domino però, non si procede in linea retta ma si deve formare un quadrato 9×9 attorno al castello di ciascun giocatore, formando così il regno da cui viene il resto del nome del gioco.
Si potranno collocare adiacenti solo le tessere che hanno un tipo di terreno uguale e alla fine del gioco verranno assegnati i punti in base all’estensione degli appezzamenti ottenuti e alla presenza dei simbolini “corona” all’interno delle tessere.
Per aggiudicarsi le tessere il meccanismo è semplice ma elegante: ogni tessera ha un valore numerico sul retro, proporzionale alla potenza della stessa. Una volta mescolate, le tessere sono disposte di 4 in 4 per volta, in ordine di valore e svelate solo nel turno di utilizzo. Ogni giocatore sceglie una tessera e alla fine la scelta determinerà l’ordine di scelta del turno successivo. Se ad esempio nel primo turno si opta per una carta di basso valore, ad esempio la prima della fila, si sarà i primi a poter scegliere il turno successivo e così via.
3. The Mind
The mind è un gioco invece che punta alla collaborazione e alla creazione di una sinergia mentale fra i giocatori. Distribuite le carte numeriche fra i partecipanti, si dovranno giocare le carte in ordine crescente, partendo dalla minore alla maggiore, senza un ordine di gioco ma basato appunto solo sulle carte random che si hano in mano.
Sembrerebbe semplice, se non che tutto questo deve essere fatto assolutamente senza comunicare. I giocatori quindi, ascoltando e immedesimandosi nel ritmo di gioco, dovranno capire quando è bene giocare una carta perchè nessun altro ha nulla da giocare, o quandob aspettare perchè è probabile che carte minori debbano ancora essere giocate.
Le regole semplicissime lo rendono adatto veramente a tutti, ma il basarsi sulla comunicazione implicita lo rende sempre una nuova esperienza ogni volta che si gioca. Non ci credete? le altre ragazze di Femminerd l’hanno provato in tempi non sospetti, qui trovate il loro articolo!
4. Love letter
Love Letter è un gioco di rischio, deduzione e fortuna per 2-4 giocatori. Il vostro obiettivo è portare la vostra lettera d’amore nelle mani della principessa Annette eliminando nel frattempo gli altri corteggiatori in competizione.
Ogni giocatore parte con una carta in mano, con un personaggio, e ad ogni turno ne pesca una aggiuntiva. Ogni personaggio ha un potere e ad ogni turno i giocatori possono decidere di sfidarsi a vicenda confrontando i propri poteri e le proprie carte, in un tentativo di eliminarsi a vicenda. L’ultimo giocatore che rimane sul campo è quello che vince il cuore della principessa e la partita.
5. Jaipur
Jaipur è un gioco da tavolo per soli due giocatori, ma si merita lo stesso il titolo di ottimo filler perchè vi regalerà delle partite senza esclusione di colpi.
Il maraja deve eleggere il suo commerciante di fiducia, e quindi i due giocatori si troveranno a competere per acquisire il maggior numero di risorse dal mercato.
Le risorse sono simboleggiate da carte che raffigurano varie merci (dal cuoio, la carta con valore più basso, fino ai rubini, quella con valore più alto). Ad ogni turno, alcune carte sono disposte fra i giocatori, nella zona mercato. I giocatori dovranno quindi prenderle: o pescandone una per volta, oppure prendendo più carte insieme scambiandole per un egual numero di carte dalla propria mano.
Raggiunto un buon numero di risorse conquistate i giocatori possono “incassare” i ricavi corrispondenti, sotto forma di fiches, ed eventuali bonus se concludono transazioni con grandi quantità di oggetti. Vince ovviamente chi riesce ad assicurarsi più valore totale, dato dalla somma di fiches, bonus e cammelli.
Alcune menzioni ad honorem
Nell’articolo ho menzionato i miei preferiti, ma mi sembrava sbagliato escludere anche questi giochi, che a mio parere meritano molto!
- Draftosaurus: meriterebbe forse la top 5, ma ne abbiamo già parlato in uno scorso articolo, per cui vi rimando alla recensione!
- For Sale: un teso gioco di aste, attraverso il quale prima si cercano di comprare carte edificio e poi nella seconda fase si cerca di piazzare questi edifici sul mercato in cambio di assegni. Molto competitivo, rapido e senza esclusione di colpi!
- Sushi-go: un gioco molto carino ed ideale per gli amanti del sushi! In questo breve gioco (disponibile anche in versione “Party” per un ampio numero di giocatori) i giocatori pescano in ogni round, usando la modalità draft, delle simpatiche carte di ingredienti per il sushi. Diverse combinazioni di carte danno differenti punti, in una sfida al massimizzarli e risultare quindi i vincitori!
- Hanabi: altro gioco a tema nipponico, qui invece abbiamo a che fare con i fuochi d’artificio giapponesi (gli hanabi appunto). Il mazzo di carte è composto da cinque diversi colori di carte, numerate da 1 a 5 in ogni colore. Per ogni colore, i giocatori cercano di posizionare una riga nell’ordine corretto da 1 a 5. Sembra facile, vero? Beh, non del tutto, dato che in questo gioco le tue carte non sono visibili a te, ma solo agli altri giocatori! Bisogna collaborare per raggiungere la vittoria.