Impossibile o quasi ormai non aver mai sentito Mirka Andolfo, in arte Mirkand. Infatti, sicuramente vi sarà passata sulla vostra home una vignetta di Sacro e Profano qualche anno fa. E ora la nostra autrice è tornata a raccontare di vicende d’amore fra angeli e demoni.
Lo stile è diverso dal sopramenzionato “Sacro e Profano”, sia nel disegno che nella storia. Paprika ha un disegno meno soffice, morbido, e una storia di riflessione e crescita. Esatto, non parla solo d’amore e porno. L’autrice è riuscita ad intrecciare tutte queste sfaccettature di una persona in maniera scorrevole. E personalmente non mi aspettavo fosse così.
Avevo preso Paprika ed iniziato la lettura pensando fosse una specie di shojo softporno made in Italy. Quando poi si intravedono i primi complessi della protagonista viene da pensare “Ma ha le turbe mentali come i comuni mortali!”
Ed è così, aldilà delle decorazioni di angeli e demoni, di lavori super pagati o del bello di turno, vengono fuori per ogni personaggio i problemi che possiamo toccare con mano nel quotidiano riguardo le relazioni. Per relazioni intendo non solo quelle amorose, ma anche quelle con i colleghi, il passato, la famiglia.
Ovviamente parliamo di una storia in tre volumi, quindi non troviamo Freud e la psicoanalisi. Possiamo leggere però una storia leggera che ci lascia da riflettere. E in qualche modo, nella sua brevità, ha lasciato un segno.
Le versioni
Di Paprika potrete trovarne due versioni in fumetteria. La “Hot” e la “Sweet”, io possiedo la versione Hot in quanto all’epoca (prima della sua uscita) venne spacciata come quella senza censure. Mentre ora tutti starete pensando che sono una pervertita – cosa assolutamente non vera -, comprai questa versione perché ritengo che la censura sia una brutta cosa. Ovviamente in termini di arte, censurare un’opera o un artista in virtù della morale e del buon costume, è una cosa che non concepisco.
Non credo che la storia cambi fra le due versioni, anche se non ho avuto modo di appurare con i miei occhi la cosa. Magari in futuro acquisterò anche la versione Sweet per puro collezionismo, ma ad oggi non ho modo di fare un confronto diretto pagina per pagina.
Nel complesso mi sento di consigliare l’acquisto di questo fumetto, che voi acquistiate la versione censurata o no. Se invece lo avete letto attendo i commenti, magari potete togliermi anche qualche dubbio sulla versione Sweet.