Dal 14 luglio è disponibile il nuovo Telefilm Netflix Resident Evil basata sull’omonima saga videoludica.
Un titolo che sicuramente sarà conosciuto da tutti, a prescindere che possa piacere o meno. È sicuramente il più famoso e redditizio prodotto Capcom che vanta quasi 150 titoli tra videogiochi, film, telefilm, anime e manga. Stiamo quindi parlando di una serie con un successo planetario con a seguito un grande numero di fan.
Per poter parlare di questa nuova serie potrebbe essere necessario fare mille preamboli e paragoni con altri film che negli scorsi anni ci hanno sempre lasciato l’amaro in bocca.
Purtroppo tutto ciò che porta il nome di questo grande titolo sembra sempre deludere i fan. Il problema fondamentale e alla base di tutto è a mio parere lo stravolgimento della trama.
Trama che sarebbe già pronta da anni, basterebbe prendere il videogioco e riprodurlo così com’è. Non sembra cosa difficile, eppure questo non avviene.
Prendiamo ad esempio i film con protagonista Mila Jovovich, che personalmente non mi sono affatto dispiaciuti, tuttavia non rispecchiano l’anima di Resident Evil. Non abbiamo più gli elementi si suspence e jump scare che invece sono il punto focale dei videogiochi.
Una altra delusione?
Ed arriviamo a parlare del nuovo adattamento Netflix. Ovviamente anche qui non abbiamo nulla della trama originaria ma solo dei riferimenti che ci fanno intuire che in passato si sonno svolti gli avvenimenti che tutti conosciamo tramite i videogiochi. Ora stiamo parlando di una storia futura, di un altro tentativo dell’Umbrella Corporation di creare un farmaco che fallirà nuovamente.
Le protagoniste, Jade e Billie, sono due sorelle che causeranno la devastazione del mondo diffondendo il virus T. Tutta la serie si svolgerà in due archi temporali intervallati tra loro: uno nel 2022, anno in cui ci sarà il disastro che porterà alla nuova diffusione del virus, ed uno nel 2036 dove ormai quasi tutta la popolazione mondiale è stata infettata.
C’è da dire che il telefilm in sé non è stato così orribile, certo va guardato per quello che è: se stiamo cercando una riproduzione fedele del videogioco resteremo fortemente delusi.
Tuttavia la trama è comunque interessante, gli sbalzi temporali alzano il livello di curiosità, anche se a lungo andare sono cosi frequenti che diventano un po’ fastidiosi e alcune volte spezzando il ritmo della storia.
Probabilmente un’altra grande pecca di questa serie è stato farci conoscere tutti i problemi adolescenziali delle protagoniste. Questo sicuramente ci ha fatto comprendere meglio le motivazioni e lo svolgersi di certi avvenimenti ma d’altro canto ha allungato un po’ il brodo e ci ha fatto nuovamente perdere l’anima di quel che è Resident Evil.
Gli zombie non sono protagonisti ma fanno solamente da sfondo alle vicende personali di Jade e Billie che diventano quindi il fulcro della storia.
Conclusioni
Sicuramente il tentativo di Netflix è stato quello di creare un prodotto nuovo per cercare di uscire un po’ dagli schemi di una serie che vanta cosi tanti titoli. Tuttavia quello che cercano i fan è proprio l’opposto, ossia una serie il più possibile fedele ai vecchi videogiochi.
Posso affermare infatti che ho apprezzato molto di più il film dello scorso anno Resident Evil: Welcome to Raccoon City che, per quanto abbia degli effetti speciali che lasciano molto a desiderare, è veramente ricca di riferimenti ai primi videogiochi della serie riuscendo a mantenere il clima horror (più o meno) senza trasformarlo nell’ennesimo film d’azione.
Purtroppo neanche questo film riesce a fare quel passo in più che lo renderebbe un buon prodotto, tuttavia riesce quanto meno a farci rivivere alcune scene del videogioco che abbiamo impresse nel cuore.
Riusciranno mai a creare il serie o un film che si possa definire un degno remake della saga videoludica? Al momento sembrerebbe di no ma sicuramente non sarà l’ultimo prodotto che vedremo.
Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento!