In attesa della terza stagione di The Boys Amazon Prime ci regala un’altra piccola chicca da non perdersi: The Boys presents: Diabolical.
The Boys torna con una nuova serie animata ricca di spargimenti di sangue gratuiti come ormai gli appassionati conoscono. Questa stagione è composta da brevi episodi autoconclusivi, di circa un quarto d’ora, ognuno creato da un diverso autore e quindi con uno stile d’animazione diverso. Quello che realmente lega tra loro ogni episodio è solamente il mondo di The Boys creato da Ennis e Robertson.
La libertà di azione dei creatori degli otto episodi è stata dunque quasi illimitata: basarsi sul mondo fumettistico di The Boys senza prendere in considerazione ne la serie TV, ne il design di base, ne le storie degli altri co-autori. Insomma la possibilità di sbizzarrirsi era enorme e di cose bizzarre ne abbiamo infatti trovate ad ogni episodio.
Il mondo di The Boys
Con The Boys Ennis ci mostra il lato cinico e distruttivo dei supereroi, perché non è oro tutto ciò che luccica, anzi più è brillante e più avrà un’ombra oscura nascosta alle spalle. Cosa ci sta dietro alla facciata del supereroe perfetto ed inattaccabile? Operano davvero per il bene del popolo? Non vi è mai capitato di vedere un film suoi supereroi, uno qualsiasi, in cui nelle scene d’azione vediamo palazzi distrutti, automobili che volano, strade che crollano e pensare “si, ma chi sistema questo casino?” ma soprattutto “quante persone sono morte?”.
Nel mondo di The boys vediamo proprio questo, quello che c’è dietro la facciata! Alla fine basta un bell’assegno e la firma di un contratto in cui si liberano i supereroi di ogni accusa.
Per non parlare dell’industria che sta dietro i supereroi e che li ha letteralmente creati a zero. Vuoi che tuo figlio abbia dei super poteri? Basta avere i soldi necessari per fagli iniettare il Composto V della Vought (senza badare alle conseguenze) e sperare che il super potere che sviluppa sia abbastanza decente da non renderlo un mostro.
Diversi stili grafici e narrativi
Queste storie firmate da Ennis ci raccontano proprio queste vicende, ognuna col suo peculiare stile narrativo e il proprio tratto distintivo.
In un episodio scritto da Justin Roiland co-autore di Rick e Morty vediamo proprio quello che può succedere quando il Composto V non fa esattamente il suo lavoro. Dei super poteri di classe B e dei ragazzi abbandonati perché sono diventati un “problema”. Qui possiamo vedere il tratto distintivo e le stramberie della serie prodotta da Adult Swim.
Abbiamo poi un episodio che ci porta indietro nel tempo con uno stile che ricorda i vecchi cartoni animati dei Looney Tones con elementi molto più macabri e splatter ma che comunque con la sua trama riesce a scaldarci un pochino il cuore.
Altrettanto toccante l’episodio intitolato John e Sun-Hee che vuole prendere spunto dai dramma e horror coreani e che ci lascerà con un velo di tristezza.
Insomma in ogni episodio vedremo come la Vought sfrutti il Composto V, senza morale e con tutte le conseguenze che ne derivano in un susseguirsi di episodi splatter e grotteschi.
Giudizio finale
Personalmente ho amato molto la serie principale e sono in trepida attesa della terza stagione che potremmo vedere a giugno di quest’anno ed ero quindi molto curiosa di vedere questa serie animata pensando che fossero brevi episodi che riguardavano i protagonisti di The Boys.
Ovviamente mi sbagliavo ma devo dire che comunque, nonostante qualche episodio sottotono, alcuni sono stati interessanti e ci hanno permesso di conoscere ancora di più il mondo creato da Ennis. Non è una serie così impegnativa da guardare, proprio perché gli episodi non sono legati tra loro e possiamo quindi godercela con leggerezza.
Voi avete già visto questa serie? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento qua sotto.