Introduzione
Sapete, sono in quella fase della mia vita in cui guardo sempre più da vicino il sole che tramonta sui miei 20, per lasciare spazio ai 30. Una nostalgia agrodolce che accompagna le mie giornate spesso influenza il mio giudizio su ciò che vedo, leggo, ascolto, gioco.
C’è un motivo se mi conoscono come Grumpydemma. Demma è un abbreviazione del mio cognome, mentre “grumpy”, dall’inglese, per definizione.
Quando qualcosa non mi piace devo dirlo. Come si suol dire “non so tenermi un fagiolo in bocca”. E questo, agli occhi di molti, mi fa sembrare scontrosa.
Ma l’articolo di oggi, cari lettori nerd, è tutt’altra storia.
Poche volte nella mia vita ho trovato qualcosa di così improbabile e contemporaneamente meraviglioso.
Sto parlando di Cuphead.
Un ritorno agli anni ’30
Siamo nel 2014, quando i fratelli Chad e Jared Moldenhauer di StudioMDHR annunciano l’uscita imminente di un videogioco ispirato alle Silly Symphonies e ai primissimi personaggi Disney che tutti conosciamo.
L’entusiasmo dei fan è incontenibile già dopo il primissimo trailer, ma dovranno attendere fino al Settembre 2017 per poter godere finalmente di un videogioco tanto meraviglioso alla vista, quanto impegnativo.
Si tratta infatti di un picchiaduro a scorrimento, che vede protagonisti
Cuphead o Mugman, due fratelli con le sembianze di una tazzina.
Il giocatore deve guidare i due personaggi sconfiggendo una lunga serie di boss, con lo scopo di ripagare il loro debito col Diavolo.
Lo stile del gioco, dal character design alle musiche, è interamente ispirato ai cartoni animati americani degli anni trenta e, per riuscire ancora meglio a trasmettere le atmosfere dell’ epoca, il team di sviluppatori ha impiegato le stesse tecniche utilizzate dai primissimi animatori esistenti, per ricreare l’universo di Cuphead.
Dal gioco al cinema
Gran parte del successo del videogioco, si deve proprio al particolare comparto artistico di MDHR.
Intelligentemente i due fratelli hanno deciso di cavalcare l’onda e di far in modo che Cuphead tornasse a far parlare di sé ancora e ancora.
Ecco quindi che, mentre i fans parlano di un probabile secondo capitolo, e la data di uscita del DLC The Delicious Last Course è alle porte, anche qualcun altro ha deciso di investire sul progetto.
Si tratta di nientepopodimeno che Netflix, il quale ha annunciato di voler realizzare la serie di Cuphead, che uscirà ufficialmente il 18 febbraio… dopodomani!
Parliamo di una serie animata che si struttura in 12 episodi che non superano mai i 15 minuti, con lo stesso stile anni ’30 caratteristico del videogioco.
Lo show promette benissimo se pensiamo che non è ancora possibile vederlo sulla piattaforma streaming, ma sono già state confermate due ulteriori stagioni in arrivo prossimamente.
I fratelli Tazza si trovano ancora un volta alle prese con il diavolo, questa volta in un contesto completamente differente e con dei personaggi secondari, già visti nel gameplay.
Il sapore vintage e lo stile anni 30 adottato per lo sviluppo del videogioco è presente anche nella serie, sebbene sia stata abbandonata la scelta del disegno fatto a mano, a favore del disegno digitale 2d, che avrebbe comportato maggiori costi e tempistiche notevolmente dilatate.
Ma niente paura! Questa scelta, studiata minuziosamente dal team, non intaccherà minimamente la qualità ed il sapore antico tipico di Cuphead.
Colonne sonore ben studiate e la sottile grana delle pellicole fan sì che l’opera conservi la sua bellezza nostalgica intatta.
Conclusioni
Personalmente, ho già comprato ogni genere di schifezzuola e sto contando le ore che mi separano da una sessione intensa di binge watching.
Le mie aspettative sono altissime e spero proprio che non vengano deluse.
Scoprirete cosa ne penso già tra qualche giorno, è una promessa.
Normalmente il mio giudizio critico non risparmia niente e nessuno, ma credo proprio che questa serie si salverà.
Se questo articolo non fosse riuscito a convincervi su Cuphead, lo farà sicuramente il trailer, potete vederlo qui:
E voi? Guarderete questa serie? Fatecelo sapere in un commento.