Che siate giocator* navigat*, che ogni sera intavolano un bel gioco “cinghialone”, che siate alle prime armi, cercando ancora di destreggiarvi in questo magnifico mondo dei Boardgame, è sempre una buona cosa rivedere le basi. È per questo che per il mio primo articolo della rubrica #Onboard-game è dedicato a tentare di spiegare quanti e quali tipi di giochi da tavolo esistono. Perché tentare? Perché le categorie di giochi da tavolo, e le categorizzazioni in generale, abbondano. E soprattutto, per uno stesso gioco ci possono essere più modi di categorizzarlo, ognuno di loro che descrive una sfaccettatura diversa del gioco.
Qui di seguito vedrete le categorie di giochi da tavolo che per me sono più significative. Ovviamente ne esistono altre ma le trovo a volte ridondanti o a volte auto-esplicativi. Ad esempio, suddividere in “pesi” oltre che essere in parte incluso nella suddivisione per grado di difficoltà, è molto soggettivo e si spiega da solo!
Categorie di giochi da tavolo più comuni
Vediamo quali tipi di giochi da tavolo possiamo trovare entrando in un negozio di settore (o sfogliando le vetrine di Amazon per chi non si fa problemi etici). In generale, possiamo distinguere e categorizzare i giochi da tavolo per le seguenti caratteristiche:
- Grado di difficoltà (per bambini, per famiglie, Family+, Pesi medi, Per esperti)
- Genere (american, german, ibridi, wargame, filler, party game, Weuro)
- Meccaniche (posizionamento tessere o lavoratori, draft, aste, gestionale…)
Da questa lista escludo la scalabilità (e il numero di giocatori), che è più che altro una caratteristica trasversale che applica a tutti i giochi. Si parla infatti di un gioco scalabile quando può modulare fra un numero differente di giocatori. Il postulante di giochi da tavolo può quindi chiedere giochi in solitaria (da 1 giocatore) oppure giochi da 2 giocatori ma che scalano bene anche a tre/quattro. Insomma, in genere o perlomeno per quanto ho potuto vedere, il fatto che un gioco possa girare bene con numeri differenti di giocatori è di solito considerato un plus e sicuramente può essere un criterio di selezione quando si valuta un nuovo acquisto, a seconda ovviamente delle esigenze del compratore. Vediamo nel dettaglio qui sotto le categorie di giochi da tavolo che vi ho elencato, e approfondiamo un pochino questi concetti.
Grado di difficoltà/pubblico target
Parlando di quali tipi di giochi da tavolo sono attualmente in commercio, la prima classificazione da menzionare è sicuramente il grado di difficoltà, che va di pari passo con il tipo di targhettizzazione che commercialmente viene definita per un gioco (la raccomandazione che molte volte viene scritta su una scatola o nelle descrizioni dei giochi). Vediamo i tipi più comuni.
Per bambini e famiglie
- Per bambini: tutti i giochi dedicati al pubblico dei più piccoli. Non sono una esperta di prole, ma se mai avessi figli verrebbero sicuramente schiavizzat-cioè iniziati alla unica e giusta retta via dei giochi da tavolo e quindi è sano e giusto che questa categoria esista.
- Per famiglie: si discostano dai precedenti perché sicuramente sono semplici e adatti a tutte le età, ma non sono appositamente creati per un bambino. Si parla di giochi di questo tipo quando si pensa ai giochi che giocheresti a tavola dopo i pranzi delle feste, che non necessitano di conoscenze particolari e si spiegano in poco. I party game (che vedremo dopo) potrebbero rientrare appieno in questa categoria, anche se in genere si distinguono per essere destinati a gruppi numerosi (più di 4 giocatori).
- Per famiglie+ (Family+): categoria che ho riscoperto mentre mi documentavo per questo articolo. A quanto pare negli ultimi anni con la diffusione dei giochi da tavolo e la creazione di meccaniche particolari, anche in giochi magari non troppo complessi, si è sentito il bisogno di una categorizzazione che si discostasse dal classico “per famiglie” ma non così tanto da essere “peso medio”. Come per molte categorizzazioni a mio parere è un po’ soggettiva, onestamente se ne può fare a meno, e qui troviamo Wingspan come esempio citato (anche se per me è un gioco che ha delle meccaniche non super ovvie per un novizio).
Pesi di un certo calibro
- Pesi medi: qui rientrano i giochi con meccaniche un po’ più complessi di quelli family e ovviamente non così difficili come quelli esperti. Con una durata che va dai 60 ai 90 minuti, direi che entriamo in quei giochi più da appassionati (e non quindi da casual gamers) e che quindi necessitano di un minimo di preparazione e motivazione per essere intavolati. Mi viene in mente come esempio classico Pandemic (Legacy, oppure elle versioni tematiche tipo “Zona rossa”) che può essere un buon modo per iniziare ad approcciarsi a giochi da tavolo con meccaniche più complesse.
- Per esperti: dire che sono giochi con durate superiori ai 90 minuti mi sembra riduttivo, perché magari ci sono giochi lunghi con meccaniche molto semplici e ripetitive, quindi direi anche che sono quei giochi che sono ostici per a) comprensione delle regole, b) set-up della partita e c) esecuzione del gioco (ad esempio con azioni complesse e interlacciate). Qui diciamo che si sa dove si parte ma non si sa dove si finisce, spaziando da giochi tipo Terra Mystica fino a mega “cinghialoni” tipo Twilight Imperium o Nemesis (che ho appena comprato e non vedo l’ora di provare!).
Giochi per genere
Quando parliamo di genere, parliamo di categorie di giochi da tavolo che si sono create nel tempo per definire gruppi di caratteristiche simili, sia per design del gioco o anche per finalità o situazione in cui usare il gioco stesso (nel caso dei party game e dei filler). Perdonatemi se quindi non sarà una categorizzazione sistematica come le altre, perché non può esserlo proprio per concezione.
American games e German games
Questa è una delle prime suddivisioni di cui sentirete (o avete sentito) parlare quando ci si approccia ai giochi da tavolo. È una di quelle cose che per me rientra nel “se mi chiedi se so cos’è lo so, ma se mi chiedi di spiegarlo non lo so più”, ma proviamo a dare chiarezza.
Iniziamo col dire che ci sono delle ragioni culturali alla base delle differenze tra i due. Come appunto dicono i nomi, i giochi si sono sviluppati da due diversi mercati di riferimento, quello americano e quello tedesco. In quello americano i giochi da tavolo erano pensati per adolescenti maschi, amanti di giochi di ruolo o videogiochi. I giochi da tavolo American sono quindi caratterizzati da strutture più semplici e meccaniche più basate su fortuna e sfide/conflitti mirati ad esercitare più drammaticità possibile, mimando quelle dinamiche degli altri giochi appunto diffusi sul continente americano. In genere abbiamo dadi o un alto grado di alea, competizione o scontro tra giocatori, dando molto spazio alla storia piuttosto che all’eleganza delle meccaniche. I giochi German invece nascono da un settore di adulti amanti di giochi da tavolo, che giocano proprio come attività per socializzare. Essi pertanto non sono alla ricerca di drammi ed esplosioni, ma piuttosto un antagonismo indiretto, meccaniche più eleganti e pezzi di fattura pregiata. Il conflitto non è la componente principale del gioco, e l’alea è spesso assente. Certi dicono che i giochi German siano più astratti, ma non è sempre vero. Sono giochi in cui c’è da riflettere e pensare alle proprie mosse. Dopo la diffusione anche nel resto dell’Europa (di cui grande merito va a Catan) la categoria è chiamata anche degli Eurogames.
Wargame (e Weuro)
Wargame sono tutti i giochi che rappresentano dei conflitti, in qualsiasi ambientazione o epoca che sia funzionale a rappresentarli. La maggior parte sono basati su eventi storici, ma ce ne sono anche basati su mondi fantastici o situazioni reali ma ipotetiche (es: finto conflitto nucleare fra USA e Russia). Un genere ibrido che negli ultimi anni si vede spesso è l’unione fra un wargame e un gioco Euro (Weuro) come ad esempio l’amato Root.
Filler
I filler sono giochi brevi che svolgono appunto la funzione di “filler”, da cui sono quindi nominati. La durata limitata è la caratteristica preponderante, non è detto che però non siano comunque con qualche meccanica più elaborata. (ad esempio 8 Minuti per un impero).
Party game
Come anticipavo prima, la categoria raggruppa tutti i giochi dalle meccaniche semplici che coinvolgono un elevato numero di persone (in genere da 5 in su). Sono giochi più caciaroni, coinvolgenti, e probabilmente quelli con cui avete giocato almeno una volta nella vita anche se siete neofiti. Alcuni esempi: Bang!, Munchkin, ma anche Pictionary!
Meccaniche
Anche qui si potrebbe aprire un trattato su quanti e quali tipi di meccaniche esistono nei giochi da tavolo. Risposta breve: tante. Esistono però delle tematiche più ricorrenti, che vi potrebbe esser utile tenere a mente. Eccone alcune:
- Piazzamento, sia di tessere (esempio: Carcassonne), che di lavoratori (esempio: Agricola);
- Aste, classica meccanica appunto in cui si va a puntare e rilanciare per aggiudicarsi un bene (esempio: For Sale);
- Draft, meccanica per cui si sceglie a turno e si “scartano” degli oggetti, da cui il giocatore successivo deve segliere, e così via fino ad esaurimento (esempio: Draftosaurus);
- Controllo territorio, in cui a prevalere è chi controlla i territori (esempio: Star wars rebellion);
- Costruzione rete, in cui lo scopo del gioco è appunto costruire una rete per raggiungere la vittoria (esempio: Ticket to ride);
- Deck building, in cui si costruisce durante il gioco il proprio mazzo di carte per vincere la partita (esempio: Dominion);
- Gestionale, dove la vittoria si ottiene gestendo al meglio le risorse (esempio: Puerto Rico)
Conclusione (?)
“E i giochi di carte? E dei giochi roll-and-write non ne parli?”. Ragazz* abbiate pazienza, qui le categorie sono infinite e non voglio creare un manoscritto.
Avremo modo di approfondire assieme nei prossimi articoli. Spero intanto con questo primo pezzo di avervi dato un po` di strumenti per capire quando andrete ad acquistare i vostri prossimi giochi, chissà.
Se pensate che abbia dimenticato qualcosa o avete qualche dubbio, fatemelo sapere nei commenti! Alla prossima 😊
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